L’album si sviluppa come un viaggio emotivo che alterna:
brani introspettivi (es. La Calma e la Pace, Lacrima) a canzoni più immediate e radiofoniche (Non è Facile, Contro di Me).
Momenti di riflessione sull’arte e la vita (Maledetta Musica, Ritoccare)
Il filo conduttore è un pop cantautorale moderno, con aperture melodiche che richiamano la tradizione italiana, ma con arrangiamenti e mix aggiornati al panorama attuale.
Mastering: Il lavoro fatto a Los Angeles ha dato una grande uniformità al suono, I picchi sono sempre a 0.0 dBFS, segno di un mastering ottimizzato senza clipping percepibile. Tutti i brani condividono un approccio bilanciato tra voce e strumentazione, con una cura evidente nella definizione delle medie frequenze e un uso sapiente di riverberi e spaziature. Nonostante l’ottimizzazione loudness, il range dinamico è preservato, soprattutto nelle ballate che risultano ariose e non schiacciate.
Produzione “Keynoise”Roberto Mennuti: pulita, senza eccessi, capace di far emergere il messaggio e l’emozione.
La voce di Kasy è calda, espressiva, credibile, capace di passare dal sussurro emotivo alla proiezione piena.
Testi sinceri e diretti, capaci di toccare temi universali (amore, perdita, resilienza, passione per la musica).
“Dove Cadono gli Dei” è un album solido, maturo e coerente, capace di parlare a un pubblico trasversale. La produzione e il mastering garantiscono standard internazionali, mentre la scrittura mantiene un’impronta italiana forte e riconoscibile.